giovedì 24 agosto 2017

Museo del Peperoncino

Una giornata rossa e piccante...
Con l'entusiasmo di vedere un Museo tutto originale.


  

La particolarità di questo luogo, oltre a quella di raccontare la storia e la vita di un frutto dalle infinite qualità, anche quella di raccogliere al suo interno manufatti artigianali con un unico tema: il Peperoncino.

Il peperoncino, come il peperone, appartiene al genere Capsicum L., piante della famiglia delle Solanaceae. È originario delle Americhe ma attualmente viene coltivato in tutto il mondo. Esistono centinaia di specie di peperoncini che possono essere piccanti, dolci o ornamentali. La capsaicina in esso contenuta è l'alcaloide che ne determina la piccantezza. È un condimento molto popolare e molti sono i preparati a base di peperoncino come per esempio la paprika, il tabasco, il curry o il chutney. Facilita la digestione, aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari e secondo alcuni esperti ha un ruolo importante anche come sostanza anti-cancro e come anti-dolorifico.
La pianta Capsicum frutescens è una pianta erbacea che produce bacche verdi ed indeiscenti, ricche di semi di cui ne esistono innumerevoli specie. Durante la maturazione i loro frutti, i peperoncini, cambiano colore, da gialli ad arancioni fino a diventare rossi. Le piante si presentano sotto forma di cespuglio alte da 40 a 80 cm (a seconda della specie) con foglie di colore verde chiaro. I fiori hanno la corolla bianca avente da 5 a 7 petali con stami giallo tenue. Molte varietà di Capsicum chinense arrivano a 2 metri nei paesi d'origine.

Tratto da: http://www.alimentipedia.it/peperoncino.html
Copyright © Alimentipedia.it




In un luogo incantato, immerso nel Parco del Pollino in Calabria, fatto di natura e storia...




Ci accoglie una Hostess davvero gentile e preparata che ci propone una panoramica molto interessante che cattura la nostra attenzione
Tutte le cose esposte all'interno del museo sono state donate da privati, dalle loro collezioni personali.













Di seguito la tabella di tutte le specie di peperoncino messe su una scala in base alla loro piccantezza.
Ormai siamo esperti...
L'alcaloide capsaicina insieme ad altre 4 sostanze naturali correlate, i capsaicinoidi sono le sostanze resoponsabili del livello di piccantezza. La capsaicina provoca dolore e infiammazioni se consumata in eccesso. La sensazione di bruciore che percepiamo più o meno intensa e persistente in realtà non esiste, nel senso che non si ha un aumento di temperatura nella nostra bocca. La capsaicina interagisce con alcuni termorecettori presenti nella bocca, nello stomaco e nell'ano, che mandano un segnale al cervello che crea la sensazione di bruciore.

Tratto da: http://www.alimentipedia.it/peperoncino.html
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La curiosità è troppa...
Dobbiamo testare la nostra resistenza.






martedì 22 agosto 2017

La Pietra prende vita al Parco delle Sculture

Un'altra fantastica scoperta...
inaspettata.
La Gita al Parco Nazionale del Pollino, luogo, a tratti, incantato che sembra uscito dalle pagine di un libro...








Ci svela una zona che sembra appartenere ad un altro tempo.






Un Signore gentile, Franco
un artista
un lavoratore che dedica tutto il suo tempo libero a creare...
Al nostro arrivo, attraverso questi viali costellati di natura e arte, un gran rumore: un uomo con i suoi attrezzi, la maschera sul viso, i guanti, avvolto in un gran polverone.
...ci apre le porte di casa sua per farci ammirare le sue creazioni






e noi...
ne rimaniamo stupefatti.
Credete, le foto non rendono la sensazione di trovarsi in un posto dove il tempo sembra essersi fermato.
Emozionante.

lunedì 21 agosto 2017

I Rumori dell'Estate

Le nostre vacanze sono cominciate con un passaggio attraverso la Toscana, una terra splendida: colline verdi, mare, pinete, arte, storia, profumi e amicizia...



Costeggiando la spiaggia, non si può non sostare in una delle meravigliose pinete che la fiancheggiano...
ad ascoltare i suoni dell'estate.
Le Cicale la fanno da padrone...
Il loro Frinire (suono caratteristico emesso dai maschi grazie a un organo situato sotto l'addome e composto da lamine in grado di vibrare - mentre le femmine emettono un suono secco che producono con le ali simile allo schioccare delle dita) è interminabile.



E noi ne approfittiamo.

La loro vita, dopo essersi schiuse le uova, da larve comincia sotto terra e può durare anche qualche anno.



Una volta mature, le cicale, escono dal terreno per cercare un albero dove arrampicarsi ed effettuare la muta.




E in fine...volare.