martedì 5 febbraio 2013

Il Fenomeno del GIORNO e della NOTTE

Vi ricordate del progetto del Sistema Solare di cui vi ho parlato qui ???
Bene, siamo quasi al termine del nostro lavoro, manca assemblarlo... ma questa è un'altra storia.

Prima di dover intrappolare i pianeti nell'ingranaggio delle loro orbite ho pensato che poteva essere una bella occasione averli tra le mani e poter fare vedere ai topolini il loro movimento attorno al Sole, detto moto di rivoluzione (in genere con traiettoria ellittica è il movimento che un pianeta o un altro corpo celeste compie attorno a un centro di massa.
Il termine si può dunque riferire al moto della Terra attorno al Sole, ma anche al moto di un satellite attorno a un pianeta o a quello di una stella attorno al centro galattico - Wikipedia).
Questo finalizzato in realtà a far comprendere come mai esiste il giorno e la notte e il loro susseguirsi...

Dopo una brevissima spiegazione di come si muove la terra su se stessa con il suo movimento di rotazione... con una torcia abbiamo simulato la luce emanata dal sole.


... e nel buio più totale, osservato che da una parte il nostro piccolo mappamondo era illuminato a GIORNO mentre dall'altra parte regnava la NOTTE.


Questa pallina non farà parte del nostro Sistema Solare, la abbiamo utilizzata solo per l'occasione perché nel nostro progetto il pianeta Terra è molto più piccolo e non avremmo avuto lo stesso effetto.

C'è ancora molto da spiegare... i vari momenti della giornata (alba, mattino, pomeriggio tramonto), le ore del giorno... ma ormai la loro attenzione è passata ai giochi nel buio... avremo sicuramente altre occasioni.

Io non mi arrendo! Cookies.
Qualche miglioramento c'è stato. ;)



E infine esperimenti..
Diversi mesi fa avevo trovato in rete (molto probabilmente su www.lapappadolce.net ma non sono certa) un esperimento con le pigne molto simpatico. Niente di ché ma allo stesso tempo così semplice da sembrare magico e poi... trattandosi di elementi del bosco mi riporta comunque in un mondo fiabesco.
Così, visto che durante la nostra ultima gita la natura è stata generosa di doni (qui), perché non approfittarne.

Le pigne aperte, una volta messe nell'acqua, si richiudono come fossero ancora attaccate al loro albero.



Se poi lo desideriamo, le possiamo far aprire nuovamente sotto i raggi del sole (che al momento sono latitanti) o con qualunque fonte di calore.

2 commenti:

  1. Ciao Monica,
    complimenti!
    Ma dove li hai trovati i pianeti in scala? Li hai fatti con le palle di polistirolo che si usano per i decori natalizi? Grazie!

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  2. Grazie Gaia,
    Prima abbiamo calcolato in scala di quanti cm di diametro avrebbero dovuto essere i vari pianeti e poi ho cercato... in alcuni casi sono palle di polistirolo che si trovano in colorificio in altri sono palline di legno (sempre in colorificio o altro). Questo perché poi quando verranno appesi i pianeti molto piccoli si sarebbero spostati con un soffio di ali di mosca. A breve metterò il post del Sistema Solare con i dettagli delle misure e il progetto per costruirlo. Un caro saluto

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